Ho perso le parole…?

Questo pomeriggio sono entrata in una biblioteca dopo molte settimane e per la prima volta in vita mia non ho sentito il richiamo dei libri. Ho provato a prenderne qualcuno in prestito come ho sempre fatto ma non ho avuto il solito istinto di sfogliarli.

Mi sono sentita spezzata dentro.

I libri sono sempre stati il mio appiglio, in qualunque situazione. Ma ora non ho neache più quell’appiglio e non riesco a decifrare questo mio periodo.

Spero solo che che passi presto.

88 pensieri riguardo “Ho perso le parole…?

  1. Su, su… è estate: i pinguini vanno in letargo. O no? 🤔

    Comunque, a parte gli scherzi, fatti un po’ di forza, nel senso di forzarti a far le cose, perché altrimenti non ne esci: so che ce la puoi fare.

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    1. Questo mio letargo mi sa che sta durando un po’ troppo, per i miei gusti… In realtà, non credo che i pinguini vadano in letargo: d’inverno le femmine vanno in cerca di cibo e i maschi covano le uova cercando – tutti insieme – di resistere alle intemperie.

      In quanto a me, forse hai ragione: se l’appetito vien mangiando, le parole dovrebbero arrivare comunicando. Ecco, credo di essermi molto chiuda in me stessa, come in una sorte di ‘sindrome della capanna comunicativa’. proverò a uscire da questa ‘capanna/comfort zone che potrei inconsciamente essermi costruita.
      Grazie. ❤💙🤗

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  2. Mi dispiace davvero, anche perché il libro può essere un compagno meraviglioso, che aiuta a superare momenti bui. Se non ti attira più neanche lui, devi cercare in te la forza di reagire, e non è facile… Coraggio! 🤗

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    1. E’ vero. Io ho resistito per tutto questo periodo, cercando vie alternative alla stasi impostaci da quel maledetto virus, e ora che tutto sta andando verso la soluzione che aspettavamo…sto crollando. Passerà, hai ragione. Grazie. ❤💙🤗

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  3. Credo che capiti a tutti di avere delle “fasi”, in relazione a molte nostre abitudini.
    La fase della colazione al bar, quella della sindrome da foglio bianco, quella della palestra, nel tuo caso quella di non-lettura.
    Passerà.

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        1. Rieccomi. Il caldo, qui, va a ondate ed è peggio perchè il fisico non riesce ad abituarsi. Io, per esempio, ormai posso guardare negli occhi il battiscopa, visto che ormai non cammino ma striscio. 😆🙈
          Per il resto, va. La parola scritta latita ma credo corrisponda a una paura inconscia di affrontare qualche paura che mi sembra di avermi visto circolare dentro. 🤷‍♀️

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                    1. Ciao, Light. 🙂 Diciamo che va benino. Sono emotivamente un po’ provata ma vado avanti. A settembre proverò a contattare lo psicologo: credo di avere bisogno del suo aiuto per capire questo blocco.

                      Tu come stai?

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    1. Grazie, Francesco, per il tuo commento. Non è vero che non capisci niente: è che le tue parole sono ancora un po’ dispettose. 😉 Hai fatto molti progressi, in questi due anni e piano piano ne farai altri. Un abbraccione. 🤗

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  4. Ciao,
    come stai? un po meglio?
    certo questo caldo eccessivo non aiuta
    i periodi di chiusura capitano, ed è vero ci mettono paura
    soprattutto quando ci ritroviamo a non avere interesse
    per cose a noi solitamente molto care
    ascoltati e non forzarti
    evidentemente avevi, e forse, hai ancora bisogno di stare
    nel silenzio e ascoltarti
    Un abbraccio
    Monica ❤️

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    1. Ciao, Farida. 🙂
      Diciamo meglio, caldo assurdo a parte. Il DIY mi sta aiutando. Ora ho cominciato a cucire cose impegnative (non sartoria) e credo di aver trovato un’altra inclinazione personale (in realtà ho sempre cucicchiato e ricamato). Questa multipotenzialità mi sta facendo dannare. 🙈
      Un a braccio e grazie. 😊🤗

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      1. Bene! Sono contenta di sentire che stai bene e sono contenta che segui le tue passioni.
        Anche a me piace cucire, il ricamo un po’ meno.
        Buonanotte e a presto 🙂

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    1. Anch’io, ultimamente, mi sento persa e sto cercando do dare un senso a questo periodo.
      Anche per me niente mare (ma tanto a me il mare piace d’inverno 😃).

      Serena notte. 🤗🤗

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  5. Ciao Antartica, ho letto questo tuo primo post casualmente, e mi ci sono ritrovata. Non ti conosco ma posso dirti che ciò che arriva come nuovo, anche un’emozione, porta un cambiamento. Non ostacolare nulla, non fare nulla, accetta e fai le tue cose normali. Troverà posto o significato, o glielo darai tu in base a nuove riflessioni.
    A presto Martina

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    1. Benvenuta, Martina. 🙂
      Forse non è un caso il fatto che tu abbia letto questo post; forse avevo bisogno anche delle tue parole, delle quali ti ringrazio. 🙂
      Ultimamente l’impulso di scrivere è stato sostituito dall’impulso di creare cose materiali. Non so se sia un rifiuto della mia sfera intellettuale (la mia parte.preponderante da sempre) ma ora ho bisogno di fare qualcosa di tangibile e sto assecondando questo bisogno, anche se non so dove mi porterà. Il Fai da te mi sta aiutando a bypassare questo lungo periodo in cui non riesco a vedere il futuro.
      Grazie ancora per la tua visita e il tuo commento. 😊
      Buon pomeriggio. 😊

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  6. Ciao Antartica, vorrei poterti rassicurare su questa tua sensazione. Io credo che capiti a tutti noi lettori e lettrici di avere a volte una sorta di blocco e di disinteresse. Capita anche a me di leggere molto meno da un pò di tempo e questa cosa mi fa addirittura sentire in colpa oltre che preoccupare, ma poi mi viene in mente che a volte forse abbiamo solo bisogno di altro e che senza accorgercene ritornerà prepotente il nostro desiderio di perderci nelle storie di un libro. Quindi stai serena. E’ solo una sorta di inciampo. Marilù

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    1. Ciao in ritardo, Marilù. Benvenuta 😊
      Sto sperimentando ciò che hai detto: “A volte forse abbiamo solo bisogno di altro”. Il fatto è che ciò mi ha spaventato perché da quand’ero ragazzina ho vissuto di parole. In realtà, ho sempre letto e sono sempre stata molto curiosa e desiderosa di imparare e conoscere cose nuove. Con la pandemia – o meglio, col lockdown – si è bloccato tutto. Non subito; dopo qualche mese. Come gli altri si riversavano fuori per cercare la ‘normalità’, io sono rimasta disorientata, senza più i miei punti cardinali intellettuali di sempre. Lo so che è una reazione al trauma della chiusura totale unita al senso di pericolo che si è propagato nei mesi di lockdown e che prima o poi ritroverò ciò che ero e che ciò che sto sperimentando ora sarà un valore aggiunto. Ma sto ancora cercando di capire ‘dove sono’ e navigo a vista. 🙄
      Ancora benvenuta e grazie per le tue parole. 😊

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