Monografie musicali – Alan Parsons Project

The Alan Parsons Project (abbreviato APP) è stato un gruppo rock progressivo britannico fondato da Alan Parsons ed Eric Woolfson nel 1975 e attivo fino al 1990, periodo in cui ha pubblicato undici album in studio.

Alan Parsons era un ingegnere del suono presso gli studi della EMI di Abbey Road a Londra dove, nel 1969, collaborò con Geoff Emerick per Abbey Road dei Beatles. In seguito continuò a collaborare con Paul McCartney e negli anni settanta lavorò per i Pink Floyd in Atom Heart Mother e in The Dark Side of the Moon.

Eric Woolfson era un avvocato di professione, cantante e pianista dilettante che aveva composto svariate canzoni per vari gruppi beat negli anni sessanta e, nel decennio successivo, avrebbe lavorato nel management del cantante di disco music Carl Douglas.

Nel 1974 Parsons e Woolfson si incontrarono ed Eric divenne manager di Alan e, insieme, decisero di fondare un gruppo musicale affiancato da un’orchestra diretta da Andrew Powell e con gli altri musicisti e cantanti come session-man. Pur apparendo nei crediti sempre insieme, è probabile che Woolfson fosse il compositore dei brani cantati mentre Parsons si dedicasse ad un brano strumentale per album e alla produzione. Ne è una dimostrazione l’album Freudiana, che avrebbe dovuto essere l’undicesimo album del gruppo, ma che venne pubblicato poi come album solista di Woolfson. Woolfson iniziò dal 1980 a cantare alcuni brani. Altra caratteristica fu quella di usare voci diverse per ogni brano, ricercando ogni volta quella che meglio vi si adattava.

Con tale nucleo hanno collaborato nel corso degli anni molti cantanti professionisti come Lenny Zakatek, David Paton, Chris Rainbow, Gary Brooker e Colin Blunstone. Alan Parsons ha impiegato le cantanti Lesley Duncan (If I Could Change Your Mind) e Clare Torry (Don’t Hold Back), che avevano già collaborato con i Pink Floyd, per farle cantare nell’album Eve, primo lavoro con voci femminili.

L’idea alla base della produzione discografica era il concept album, sviluppata secondo un filo conduttore comune a tutte le canzoni del disco: Tales of Mystery and Imagination – Edgar Allan Poe era sviluppato sui famosi Racconti Straordinari di E.A. Poe; I Robot parte da un racconto di Isaac Asimov per parlare del mondo di domani; Pyramid usa l’antico Egitto per parlare del mondo di ieri visto con gli occhi di oggi, Eve parla del mondo femminile; The Turn of a Friendly Card è incentrato sul gioco d’azzardo.

Lo schema tipico era costituito da un’introduzione strumentale che sfumava nel primo brano cantato, un brano strumentale come una sorta di ponte all’inizio della seconda facciata dell’LP e un brano finale molto lungo. Non mancano anche introduzioni parlate: l’album di esordio Tales of Mystery and Imagination – Edgar Allan Poe (1976) presenta un’introduzione narrata da Orson Welles. Sebbene tagliata nella prima versione dell’album, la voce di Welles fu ripristinata nella versione su CD uscita nel 1987.

Eye in the Sky (1982) è probabilmente l’album più famoso del gruppo, nonché il più venduto e l’ultimo ad aver ricevuto il disco di platino (dopo I Robot e The Turn of a Friendly Card). L’album contiene tre dei brani più conosciuti della band: SiriusEye in the sky e Mammagamma.

Il breve brano strumentale Sirius è stato usato per ben sei stagioni sportive della NBA, negli anni novanta, come sottofondo musicale durante l’ingresso in campo della squadra dei Chicago Bulls. In occasione di UEFA EURO 2012. Questo brano è stato eseguito dopo gli inni nazionali a ogni partita, nei minuti che precedevano il calcio d’inizio. La traccia che dà il nome all’album, cantata da Eric Woolfson, è arrivata al terzo posto sulla classifica di Billboard ed è tuttora un brano che ottiene numerosi passaggi radiofonici. Parsons disse della canzone «…Odiavo questa canzone quando abbiamo cominciato a registrarla — Ero pronto ad escluderla del tutto. Poi abbiamo trovato il ritmo ipnotico delle chitarre e tutto è andato a posto.»

Mammagamma è un’altra composizione strumentale, suonata quasi interamente da un Fairlight CMI.

Ad Eye in the Sky fecero seguito diversi album di successo: Ammonia Avenue (1983), Vulture Culture (1985), Stereotomy (1985) e Gaudi (1987).

La separazione artistica tra Parsons e Woolfson avvenne nel 1990, quando il loro ultimo progetto dal titolo Freudiana fu oggetto di controversia riguardo alla sua destinazione: Woolfson voleva trarne un musical, Parsons era contrario ed era favorevole alla pubblicazione di un album classico. Il disco uscì ugualmente, sebbene non venne accreditato ufficialmente come un album del gruppo Alan Parsons Project.

Woolfson ne trasse effettivamente un musical. In seguito scrisse altri musical che attinsero in parte da album del Project: Gaudi (dall’ultimo album ufficiale del gruppo), Gambler (basato sull’album The Turn of a Friendly Card e contenente anche le hit Eye in the Sky e Limelight tratte da altri album) e Poe: More Tales of Mystery and Imagination (sequel del primo album del Project: Tales of Mystery and Imagination – Edgar Allan Poe).

Dopo la separazione Parsons realizzò altri album (senza il nome “Project” data la separazione da Woolfson) e iniziò ad eseguire dal vivo il materiale del Project e da solista con una formazione che è variata nel tempo, generalmente denominata “Alan Parsons Live Project”.

Nel 2006 uscì in Italia la tripla raccolta Days Are Numbers. In altri paesi questo Very Best venne pubblicato in edizione singolo, doppio o triplo CD e con titoli differenti. Fra il 2007 ed il 2008, nel corso della stessa operazione discografica, tutti gli album del Project vennero pubblicati in nuove edizioni, rimasterizzate da Parsons con artwork particolarmente curato, foto inedite, riconoscimenti brano per brano, note di commento e soprattutto con l’aggiunta di numerose bonus track inedite tratte dagli archivi di Woolfson e Parsons. Unica pecca di queste nuove edizioni fu la totale scomparsa dei lyrics, i testi completi delle canzoni.

Nel 2009 venne pubblicato The Alan Parsons Project That Never Was, un album solista di Eric Woolfson costituito di brani rimasti inediti, scritti dal compositore scozzese per il gruppo, ma mai inseriti in album ufficiali. Alcuni pezzi vennero proposti nei musical e nei CD della produzione solista di Woolfson. Il 2 dicembre dello stesso anno Eric Woolfson morì a causa di un tumore. Alan Parsons rivelò di essere stato a conoscenza della malattia del suo partner nel gruppo e di aver tenuto il più stretto riserbo sulla notizia, per volontà dello stesso Woolfson.

Il 1º aprile 2014 venne pubblicato The Complete Albums Collection. Questa pubblicazione include tutti i 10 album originali per la prima volta in un solo box set, con l’album di debutto del 1976 Tales of Mystery and Imagination – Edgar Allan Poe e un undicesimo disco The Sicilian Defence, che sarebbe stato il quarto album pubblicato per la Arista Records, intorno al 1979/1980, ma che rimase inedito e mai ascoltato.


Da https://it.wikipedia.org/wiki/The_Alan_Parsons_Project

📎 Come sempre, per i testi bisogna cliccare sui titoli dei brani che vedete sopra i video.


Silence and I

Fonte: Youtube


Ammonia Avenue

Fonte: Youtube

Old and wise

Fonte. Youtube


Nothing left to lose

Fonte: Youtube


Mammagamma

Fonte: Youtube


Games people play

Fonte: Youtube


La Sagrada Familia

Voiceover:

“In recent times, there is no one at all who can approach Antonio Gaudi. He started a new cathedral, in Barcelona, it is called La Sagrada Familia or the Holy Family… The sad thing is they could try to finish it, but I don’t think they will do it.” (fonte: qui)

Fonte: Youtube


Too late

Fonte. Youtube


Blown by the wind

Fonte. Youtube


One day to fly

Fonte. Youtube


Freudiana

Fonte: Youtube

18 pensieri riguardo “Monografie musicali – Alan Parsons Project

    1. Io li ho conosciuti attraverso una raccolta che mi avevano prestato. Da lì sono andata di raccolta in raccolta. Nel ’90 siamo andati in gita scolastica a Berlino e in un negozio di souvenir assortiti c’era un “Best of” in cassetta degli Alan Parsons Project.

      Lo avevo sempre nelle cuffie. Poi è arrivato “Anthology”

      Ora, con YouTube sto approfondendo…

      La voce di Eric Wolfson era calda e magnetica… 🥰

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